Sicuramente avrai sentito parlare delle pit bike. Ma di che cosa si tratta? Le pit bike sono delle moto di piccole dimensioni che in origine erano usate nelle aree dei box delle gare di motocross. Si tratta di uno sport che è diventato molto popolare soprattutto in America, negli Stati Uniti, a partire dall’inizio degli anni 2000. Proprio in quel periodo si sono diffuse le gare di questo sport, che somiglia per certi versi al motocross. La storia delle pit bike è iniziata con l’utilizzo di una Honda Z50, proprio negli Stati Uniti. Questo mezzo veniva utilizzato nelle gare di dirt bike per le zone pit. Vediamo quindi come sono nate le pit bike e quali sono le loro caratteristiche essenziali che le contraddistinguono.
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Le caratteristiche delle pit bike
Senza dubbio è utile, se si possiede una moto di questo tipo, avere sempre a disposizione la possibilità di ottenere ricambi per la pit bike, tramite un rivenditore che sappia garantire un’assistenza costante, a partire dalla vendita e passando per la manutenzione. Manubri, forcelle e tutti gli altri strumenti di ricambio devono essere sempre tenuti in considerazione, se si vogliono sfruttare tutte le potenzialità delle pit bike.
Dobbiamo dire che in genere queste moto sono molto apprezzate da tantissime persone e non si rivolgono esclusivamente ai più giovani, visto che ci sono molti appassionati anche oltre i venti anni di età. L’obiettivo è quello di assicurare un certo divertimento, passando dalla possibilità di usare le pit bike proprio con gli assetti di base fino all’opportunità di effettuare delle vere e proprie competizioni.
In commercio si trovano differenti tipologie di pit bike. Si passa infatti da quelle da 50 cc, le quali risultano molto sicure ed affidabili, a quelle da 125 cc, che riescono a garantire a tutti un buon divertimento e che sono ottime sia in due che in quattro tempi.
Inoltre i piloti più esperti possono utilizzare le pit bike con 190 cc, che sono degli strumenti perfetti per effettuare nel migliore dei modi delle vere e proprie competizioni. Le gare di questo sport sono ormai infatti diffuse anche in Italia.
Nel nostro Paese infatti sono disponibili numerosi circuiti, che sono stati realizzati proprio con l’obiettivo di far gareggiare le pit bike. Si tratta di piste che risultano in genere più corte rispetto a quelle tradizionali, ma riescono comunque a garantire tanto divertimento agli appassionati di questo sport.
La storia delle pit bike
Tutto è nato proprio negli Stati Uniti, come abbiamo già specificato. Dopo il successo riscontrato dalla Honda Z50, la casa di produzione ha deciso di modificare il nome in XR50. Questo passaggio è avvenuto nel 1999, quando sono state realizzate numerose modifiche alla moto Honda.
Nel giro di poco tempo è aumentata la popolarità delle pit bike e sono state messe a punto diverse gare, inizialmente proprio negli Stati Uniti.
Nel corso del tempo si sono affacciate sul mercato altre moto molto interessanti. Ad esempio Kawasaki nel 2002 ha messo a disposizione il KLX110, una moto che aveva l’obiettivo di rivolgersi proprio agli appassionati di questo genere.
Negli anni, sempre inizialmente negli Stati Uniti, prima dell’inizio della diffusione dello sport anche in altri Paesi, si sono realizzate diverse gare, come le serie Minis e Masters of Minis, ma anche la Sho-Me, che si è svolta nel Missouri, e la Mini Moto Supercross che si è tenuta a Las Vegas.
Insomma, la popolarità delle pit bike è in continua crescita, anche in Italia, grazie anche ai tanti circuiti che si sono diffusi nel corso degli anni. È uno sport adatto a tutti che si contraddistingue per il grande divertimento che riesce a dare in sicurezza.