
Il codice a barre è un sistema di identificazione che è costituito da alcuni elementi, i quali dal punto di vista grafico presentano un contrasto forte. Questi elementi grafici possono essere letti tramite un sensore a scansione, il quale poi effettua un’operazione di decodifica delle informazioni che sono contenute nel codice stesso. Chiunque abbia esperienza di un codice a barre di certo sa che questi elementi grafici sono rappresentati da un insieme di barre e cifre che contengono molte informazioni, le quali spesso sarebbero troppe per essere scritte in esteso in un’etichetta che presenta uno spazio ridotto.
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Come è fatto un codice a barre
Un codice a barre, come il codice EAN, è formato quindi da barre e cifre. Tuttavia c’è un altro elemento importante che dobbiamo considerare nella sua composizione. Si tratta degli spazi che separano le barre verticali. Anche questi spazi sono molto significativi, tanto che possiamo affermare che il codice a barre è una sequenza composta soprattutto da barre e spazi.
Ma le barre non sono tutte uguali, perché ci sono quelle più strette. Inoltre ogni serie di barre è inframmezzata da un’area chiara, quella che in gergo tecnico si chiama quiet zone. Anche questa zona è davvero essenziale, perché ha la funzione di consentire di comprendere se il codice è stato letto interamente.
Che cos’è il codice EAN
Il codice EAN è uno dei codici a barre più diffusi, perché ha la funzione di identificare dei prodotti che sono destinati al consumatore finale. Anche il codice EAN è formato, come tutti gli altri tipi, da barre e da spazi. In particolare in questo genere di codice sono presenti quattro diversi spessori di barre e di spazi, ciascuno dei quali è multiplo del modulo unitario.
Il codice EAN si contraddistingue per il fatto che è leggibile sia in un senso che nell’altro e può rappresentare un numero fisso di caratteri. Possiamo distinguere due versioni di questo codice. La prima, che si chiama EAN 13, è quella normale. La seconda versione, l’EAN 8, è una tipologia ridotta. Di solito quest’ultimo viene utilizzato per identificare prodotti alimentari freschi.
Abbiamo anche dei codici aggiuntivi, che sono l’EAN 2 e l’EAN 5. In genere il primo si usa nei periodici, insieme al 13, per identificare il numero progressivo del giornale.
Quali sono i vantaggi dell’uso del codice EAN 13
Usare il codice EAN 13 comporta molti vantaggi, che vale la pena mettere in evidenza. Intanto consente una veloce registrazione della merce alla cassa, garantisce un maggior grado di sicurezza e può consentire un alleggerimento per quanto riguarda il trasporto della merce, visto che contribuisce ad uno stoccaggio molto più facile e preciso.
Inoltre il codice EAN 13 dà la possibilità di abbandonare anche l’etichetta del prezzo dei prodotti, che può rimanere soltanto sullo scaffale. Infine, fra gli altri vantaggi che dobbiamo considerare, c’è anche il fatto di assicurare una standardizzazione che si contraddistingue per la trasparenza e che può essere valida in ogni parte del mondo.
Il fatto che combina matematicamente una serie di numeri in un certo modo, per dare un risultato specifico, è sicuramente un vantaggio da non sottovalutare, perché in questo modo il codice EAN 13 può dare moltissime applicazioni.
Infatti, anche se molto spesso viene utilizzato nei supermercati, non è detto che non possa identificare articoli più complessi. Si adatta ad essere letto da qualsiasi lettore di codice a barre, per questo viene utilizzato spesso per i prodotti più comuni con i quali abbiamo a che fare di frequente nella vita quotidiana. Si dimostra molto efficace per favorire le transazioni al dettaglio e anche per questo è così particolarmente diffuso.