Disabilità motorie e ambienti connessi: ecco il progetto degli studenti di scuola varesina

By | 4 Giugno 2020
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Neanche l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus è riuscita a fermare il talento e la creatività degli studenti dell’Isis Facchinetti, istituto di Castellanza, in provincia di Varese. Chiaramente, nel più completo rispetto delle misure restrittive e di distanziamento sociale che riguardano anche il settore dell’istruzione, i ragazzi hanno proseguito nel lavoro di progettazione di un’applicazione destinata a persone che soffrono di disabilità motoria, con l’intento di gestire ambienti connessi.

La chiusura delle scuole può fermare l’impegno e la voglia di creare cose nuove e utili al prossimo di tanti giovani? Assolutamente no ed è un po’ quello che è successo all’istituto Isis Facchinetti di Castellanza, in provincia di Varese, dove è proseguito un progetto particolarmente interessante legato alla domotica. Un settore, quest’ultimo, di cui si parla ormai con grande frequenza nel corso degli ultimi anni e questa iniziativa è solo una delle tante che hanno trovato spazio negli ultimi anni. Ormai sono aumentati a dismisura i device che permettono di controllare elettrodomestici e altri sistemi elettronici connessi tra loro. Anche sul web, si possono trovare sempre più informazioni: questo progetto italiano, ad esempio, rappresenta alla perfezione quello di cui stiamo parlando, con la possibilità di trovare tante recensioni e consigli correlati ad apparecchi e dispositivi legati al futuro, sia a livello abitativo che per svariate altre attività, che fanno impazzire ogni appassionato di domotica.

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Disabilità e domotica, l’interessante progetto che arriva dall’Isis Facchinetti

La domotica come sistema per aiutare le persone con disabilità motorie: questo era l’obiettivo di un gruppo di studenti diretti dal professor Loris Pagani che, anche durante il lockdown, hanno proseguito tramite le lezioni digitali a sviluppare il progetto del laboratorio di Robotica, denominato “A.U.R.A.T.”, facendo leva su varie competenze acquisite grazie ad attività che hanno avvicinato i temi della tecnologia e della disabilità.

L’impegno di questo gruppo di studenti, grazie a questo progetto, ha portato in dote l’accesso alla finale LetsappSolve for Tomorrow”, in cui l’obiettivo da raggiungere era progettare delle app per smartphone con finalità sociali. Un concorso a cui hanno preso parte ben 538 scuole e progetti da ogni parte della penisola italiana.

Il progetto Space Able

Gli studenti di Castellanza hanno creato “Space Able”; ovvero un’applicazione che offre la possibilità, a persone che soffrono di disabilità motorie, di gestire ambienti connessi, come può essere una casa domotica oppure un ufficio. In che modo? Sfruttando, come se fossero dei veri e propri controller, i movimenti della testa oppure i movimenti dei propri occhi.

Un progetto che ha, come finalità primaria, quella di consentire ai disabili il controllo di una casa domotica semplicemente mediante lo smartphone. Un’iniziativa che ha avuto un grande successo anche per il contributo di un alunno in modo particolare, ovvero Hasani Xherito, che ha fatto da consulente e ha consentito di capire meglio alcune delle più pressanti problematiche legate alla disabilità. Ed è stato sempre lo stesso studente a proporsi per testare i progetti.

Un’idea davvero molto interessante, il cui scopo sociale potrebbe letteralmente cambiare la vita a tante persone che soffrono di disabilità, soprattutto in futuro, quando ci saranno sempre più case domotiche e ambienti connessi, in cui la gestione semplificata delle varie attività tramite movimenti come quello della testa o degli occhi, potrebbe davvero fare la differenza.