Dal momento che il sorriso è il nostro biglietto da visita, quando si tratta di prendersene cura ci informiamo sui numerosi trattamenti disponibili. In questo novero è possibile includere l’ortodonzia invisibile.
Di cosa si tratta? Nelle prossime righe di questo articolo, abbiamo riassunto alcuni aspetti che è opportuno sapere in merito.
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Ortodonzia invisibile: di cosa si tratta? Quando è indicata?
Quando si parla di ortodonzia invisibile, si inquadra un approccio all’ortodonzia estetica che prevede il ricorso a mascherine trasparenti. Queste ultime, vanno indossate dal paziente lungo tutto l’arco della giornata (è prevista una pausa di poche ore).
Entrando nel vivo delle caratteristiche di questi apparecchi, facciamo presente che la loro nascita è da collocare nell’ambito della ricerca di un equilibrio il più possibile perfetto tra estetica e funzionalità. Per quanto riguarda le indicazioni, tra le principali troviamo senza dubbio la malocclusione, problematica in cui il mancato allineamento dei denti non consente una chiusura perfetta dell’arcata dentale superiore e di quella inferiore.
Criticità molto frequente, la malocclusione può essere di diversi tipi. Ecco quali:
- Malocclusioni di prima classe: in questi frangenti, l’arcata dentale superiore sovrasta di poco quella inferiore.
- Malocclusioni di seconda classe: in questo caso, invece, l’arcata dentale superiore sovrasta di tanto quella inferiore e il morso è classificato come anormale. Molto importante è specificare che, in diversi frangenti, è presente anche una situazione di affollamento dentale, nonché una posizione anomala dei denti stessi.
- Malocclusioni di terza classe: questa situazione si verifica nelle situazioni in cui i denti che si trovano sull’arcata mandibolare risultano avanzati rispetto a quelli della mascellare. Tra le tre situazioni presentate è la più grave.
In tutti e tre i casi – attenzione, è bene specificare che le situazioni di malocclusione lieve non sempre vengono notate da chi le vive in prima persona – l’ortodonzia invisibile può rivelarsi una strada risolutiva.
Apparecchio invisibile: le tipologie
Quando si discute di ortodonzia invisibile, è importante sottolineare che esistono differenti tipologie di apparecchio invisibile.
- Apparecchio invisibile full: questa soluzione di ortodonzia invisibile rappresenta un’alternativa molto utilizzata nei pazienti dalla prima adolescenza fino ai 20 anni circa. Questa tipologia di apparecchio invisibile va indossata per almeno 20 ore al giorno e può essere portata anche di notte.
- Apparecchio invisibile lite: questo apparecchio dentale ha un’indicazione specifica, ossia quella di evitare che i denti si limino tra loro, con danni importanti per la masticazione. Per questo motivo, viene impiegato soprattutto nelle ore notturne in caso di bruxismo.
- Apparecchio invisibile i7: in questo frangente, invece, si parla di una soluzione di ortodonzia invisibile molto utilizzata nei bambini per far crescere bene i denti permanenti dopo la perdita di quelli da latte.
Come scegliere il professionista giusto
Come scegliere il professionista migliore per i percorsi di ortodonzia invisibile? I criteri da considerare in questo caso sono uguali a quelli che si possono chiamare in causa quando si discute di scelta del dentista in generale. Questo significa, per esempio, accertarsi dell’iscrizione del professionista all’Ordine Nazionale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.
Inoltre, è importante dare un’occhiata sul sito e vedere se, nello studio che si ha intenzione di scegliere, ci sono professionisti che hanno conseguito certificazioni relative ai principali sistemi di ortodonzia invisibile.
Un ulteriore aspetto da tenere in considerazione riguarda il fatto di diffidare da chi propone prezzi stracciati. Non importa che si parli di dentista a Bari o di professionisti attivi in altre città: il prezzo proposto sul preventivo è sempre frutto di investimenti nella formazione dello staff, nell’igienizzazione dei locali e nella scelta degli strumenti più innovativi. Quando è troppo basso, significa che manca qualcosa in merito ai punti appena citati (e ad andarci di mezzo sono sempre la qualità delle cure e la sicurezza del paziente).