Quando si parla di cannabis light, si inquadra un mondo che, da qualche anno a questa parte, è al centro dell’attenzione mediatica. Da quando è entrata in vigore la Legge 242/2016, che prevede la commercializzazione di cannabis caratterizzata da una percentuale di THC compresa tra lo 0,2 e lo 0,6%, si è creato un giro di affari di centinaia di milioni di euro.
Dietro a questo successo c’è una filiera che dà lavoro a 10mila persone e, soprattutto, una serie di prodotti di vario tipo. Quando li si approccia per la prima volta, è naturale chiedersi come scegliere quelli più adatti alle proprie esigenze. Nelle prossime righe di questo articolo, puoi trovare la risposta a questa domanda.
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Cannabis: come sceglierla quando si è alle prime armi
Nei casi in cui si è alle primissime armi nell’utilizzo della cannabis, una delle scelte migliori da fare consiste nel focalizzarsi sull’olio di CBD o cannabidiolo. Questo principio attivo della pianta si contraddistingue per l’assenza di effetti psicoattivi e per la possibilità di apprezzare, quando lo si consuma, un piacevole senso di rilassamento.
A questa peculiarità è da ricondurre il suo successo a seguito dell’inizio della quarantena, che ha visto gli e-commerce di cannabis impennare il fatturato da un giorno all’altro. Nel momento in cui si inizia a utilizzare questa pianta per la prima volta e si punta all’olio di CBD – magari per motivi legati alla necessità di controllare l’insonnia – è molto importante optare per prodotti con concentrazioni basse, attorno al 5%. Per capire meglio quanto appena specificato, facciamo presente che l’olio di CBD è sempre accompagnato da un olio vettore (p.e. l’extra vergine di oliva).
Un altro motivo per cui vale la pena scegliere l’olio di CBD se si è alle primissime armi con la cannabis light riguarda la praticità. Parliamo infatti di prodotti commercializzati in pratiche confezioni con dosatore contagocce, il che permette di utilizzare l’olio al bisogno.
Anche se non ha effetti collaterali, il CBD dovrebbe essere assunto solo dopo aver consultato il proprio medico di fiducia e mai prima di mettersi alla guida.
Cannabis: le soluzioni per utenti più esperti
Se si ha già un po’ di confidenza con i prodotti a base di cannabis light, una buona idea può essere quella di concentrarsi sulle infiorescenze. Veri e propri florilegi di aromi potenti, sono numerose e di altissima qualità. Entrando nel vivo degli aromi, ricordiamo che possono essere di varia natura. Giusto per fare un esempio, chiamiamo in causa la mango haze cbd, contraddistinta da potenti sentori di frutta tropicale.
Quando si parla dei prodotti a base di cannabis light adatti a chi ha già un po’ di dimestichezza con l’assunzione della pianta, un doveroso cenno deve essere fatto ai cristalli, che si contraddistinguono per un alto livello di purezza. Da non dimenticare è anche la loro versatilità. I cristalli di cannabis, infatti, possono essere sia vaporizzati, sia aggiunti ad alimenti.
Altre alternative
Proseguendo con l’elenco dei prodotti a base di cannabis light, facciamo presente che esistono alternative che nulla hanno a che fare con la confidenza che si ha con la pianta. Parliamo soprattutto degli accessori e dei capi di abbigliamento realizzati in fibra di canapa, una soluzione dall’alto livello di sostenibilità (richiede molte meno risorse rispetto al cotone per produrre un kg di fibra).
Indipendenti dall’utilizzo che è stato fatto della cannabis in passato sono anche i cosmetici che, invece, si contraddistinguono per una forte efficacia antinfiammatoria, ideale per tenere sotto controllo gli effetti dell’acne.