Genitori e coliche del bambino

By | 2 Gennaio 2019

Il pianto del bambino, soprattutto se appare inconsolabile e prolungato è sempre un elemento di preoccupazione per i genitori e in alcuni casi diventa addirittura destabilizzante per la coppia. Il bambino non piange mai per niente, è il suo unico modo per comunicare, il problema è capirlo, talvolta si tratta di coliche.

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Cosa sono le coliche del bambino

Il bambino appena nato ha ancora dei problemi di immaturità funzionale in diversi distretti del suo organismo. Un caso eclatante anche se in un certo senso poco visibile è il sistema immunitario che non è ancora formato, funziona “al minimo” ma anche l’apparato digestivo è immaturo.

Proprio per questo motivo il neonato ha bisogno nei primi mesi di vita solo del latte materno o di latti sostitutivi, mai di altro che non avrebbe la capacità di digerire.

Anche il latte materno può provocare una cattiva digestione nel neonato, provocando flatulenza, tensioni addominali, dolore al bambino, le coliche.

Come capire se si tratta di coliche

Sono tanti i bambini che soffrono di coliche nei loro primi mesi di vita, si stima che sia un bambino su cinque ma la sensazione è che la percentuale sia anche superiore.

il bambino che soffre di coliche passa repentinamente dalla quiete al pianto inconsolabile  e se i genitori sono attenti, riscontreranno che questi episodi si verificano periodicamente nel corso della giornata, più o meno sempre alla stessa ora, preferenzialmente verso sera.

La Diagnosi

Ciò che fa propendere per la diagnosi di coliche è che il bambino, escluse altre patologie, presenta un pianto improvviso, talvolta intermittente in brevi periodi, inconsolabile. Anche l’insorgenza negli stessi momenti della giornata, soprattutto alla sera, indica e indirizza verso le coliche del bambino. In genere durano:

  • più di tre ore al giorno
  • per più di tre giorni alla settimana
  • per più di tre settimane consecutive

Sebbene le coliche siano fonte di stress per il bambino e anche di ansia per i genitori, occorre considerare che difficilmente continuano dopo i primi quattro mesi e scompaiono totalmente con l’inizio dello svezzamento senza lasciare alcuna conseguenza.

Le Cause

Non sono ancora del tutto note le cause delle coliche dei bambini ma esistono diverse ipotesi, tra cui la più datata voleva che fossero provocate da gas intestinali ma questa ipotesi al momento attuale è la meno accreditata dagli specialisti

Le Coliche possono essere provocate dal latte vaccino in quanto l’apparato digerente non ha gli enzimi per digerirlo ma raramente il latte vaccino viene somministrato ai lattanti, anzi, è fortemente sconsigliato da ogni medico.

L’ipotesi più generalmente accettata è che le coliche siano provocate da un’eccessiva motilità dell’intestino e questo sarebbe avvalorato dal calo delle coliche con la somministrazione di gocce di Alginor, un anticolinergico che rallenta la peristalsi intestinale.

Fattori di rischio

L’unico fattore di rischio che appare accertato è il fumo della madre durante la gravidanza mentre molte credenze popolari che vogliono differenze di incidenza con il sesso del neonato, allattamento artificiale invece che con latte materno, differenze di secondogeniti rispetto ai primogeniti o ancora la dieta della mamma durante la gravidanza non sembrano avere alcun fondamento.

Cura delle Coliche

Come abbiamo detto, le coliche scompaiono autonomamente dopo i primi mesi di vita del bambino. Inutile utilizzare farmaci contro il meteorismo, i gas intestinali come il Mylicon che non appare affatto risolutivo, anzi nemmeno minimamente utile.

Si rivela, invece, utile l’uso dell’Alginor che va usato solo dietro prescrizione del pediatra in quanto ha degli effetti collaterali potenziali che sarebbe bene evitare. Per questo stesso motivo anche il Pediatra ti consiglierà di utilizzare l’Alginor con parsimonia, solo in caso di effettiva necessità.

Non esistono altre cure per le coliche ma tenere il bambino sdraiato a pancia verso il basso appoggiata all’avambraccio pare essere utile. Anche utile è cercare di distrarre il bambino portandolo a spasso nel passeggino.