Il mondo della profumeria è ricco di sfaccettature. Una delle più interessanti riguarda la profumeria di nicchia, una branca che vede in primo piano prodotti di altissimo livello, frutto di filiere artigianali e lontani dalle logiche di marketing. Il loro nome è legato alle nicchie che gli alchimisti utilizzavano per ospitare gli ingredienti naturali. Attorno a questo mondo ruotano diversi falsi miti. Nelle prossime righe, ne abbiamo selezionati alcuni. Cosa aspetti a scoprirli?
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I profumi di nicchia sono difficili da trovare
Chi non ha confidenza con il mondo della profumeria di nicchia, immagina i prodotti frutto di questa filiera come difficilmente reperibili sul mercato. Nulla di vero! Li si può trovare presso particolari profumerie artigianali – luoghi a dir poco meravigliosi che, in alcuni casi, hanno attraversato secoli e secoli di storia e rappresentano delle tappe fondamentali per la scoperta di alcune delle più belle città d’Italia – ma anche online senza problemi.
Bastano infatti pochi click per acquistare un profumo Laboratorio Olfattivo o di altri piccoli brand che hanno scelto di mettere al centro della propria produzione la profumeria di livello, quella orientata a creare emozioni che toccano il cuore.
La profumeria di nicchia utilizza solo ingredienti naturali
In virtù della sopra citata etimologia del nome, si tende spesso, quando si hanno poche conoscenze in materia, a considerare la profumeria di nicchia come un ambito legato esclusivamente all’utilizzo di ingredienti naturali. Falso! Certo, questi ultimi sono di sicuro prevalenti rispetto a quelli di sintesi. I secondi, però, non possono assolutamente mancare. No, la loro presenza non è assolutamente una “variante moderna”. Alcuni di essi, infatti, si utilizzano già dal XIX secolo – inizi del XX.
I grandi brand non producono profumi di nicchia
Quando si parla della profumeria di nicchia, si apre la porta a un vero e proprio florilegio di piccole aziende artigianali, maison che mettendo in primo piano valori molto chiari, danno spazio a una produzione ridotta con lo scopo di soddisfare una clientela molto selezionata con un prodotto di qualità eccellente (come già detto lontano dai trend di marketing del momento).
Tutto questo è solo una parte del mondo a cui stiamo dedicando questo articolo. Doveroso è infatti ricordare l’esistenza di diversi grandi brand – giusto per fare un esempio, ricordiamo Guerlain – che si sono cimentati anche nella creazione di profumi di nicchia. Si tratta ovviamente di una parte minima della loro produzione, che ha dato e continua a dare vita a pezzi decisamente più costosi rispetto a quelli mainstream.
I profumi di nicchia sono poco conosciuti
Pur avendo numeri decisamente inferiori rispetto ai prodotti delle linee legate ai trend del momento, i profumi di nicchia, soprattutto nel corso degli ultimi anni, sono stati investiti da una notevole fama.
Se, fino a poco tempo fa, si parlava di queste creazioni soltanto su riviste di settore, oggi come oggi non è raro leggere articoli che le riguardano anche su magazine di fashion e lifestyle che, magari, ospitano nella stessa pagina un publiredazionale dedicato alla fragranza maschile del momento (ricordiamoci che i profumi di nicchia sono unisex).
La profumeria di nicchia è all’insegna dei prezzi folli
Concludiamo con uno dei falsi miti più diffusi sul mondo della profumeria di nicchia. Quale di preciso? La convinzione che acquistare i prodotti sui quali ci stiamo soffermando voglia dire, per forza di cose, pagare prezzi folli. Certo, se si parla della fragranza realizzata ad hoc per le nozze, risalenti al 2018, tra il Principe Henry e Meghan Markle le cifre sono inarrivabili. Per fortuna esistono profumi di nicchia a dir poco accessibili. Basta dare un’occhiata agli shop online per accorgersi della possibilità di acquistare campioncini da 50 ml a partire da pochi euro. Per formati più grandi, si possono spendere anche cifre attorno ai 70 euro, non differenti da quelle necessarie per acquistare profumi mainstream.