Come entrare nelle forze armate

By | 9 Ottobre 2022
polizia

Molte più persone di quanto si pensi desiderano indossare la divisa nel loro futuro. Del resto, il fascino dell’uniforme è incontestabile, esprimendo autorità e dedizione nei confronti del proprio paese. Entrare a farne parte e servirlo attraverso le forze armata è il sogno nel cassetto di tantissima gente. Per altri, un numero altrettanto cospicuo, ricoprire ruoli del genere significa avere un posto di lavoro stabile e di tutto rispetto, con il quale poter mettere al sicuro il proprio futuro e quello della famiglia.

Insomma, al di là delle proprie esigenze e di ciò che spinge le persone nei confronti delle forze armate, esse rappresentano un porto sicuro per motivi differenti. In ogni caso, conquistare un posto in questo specifico panorama richiede il superamento di un iter peculiare che, comunque, non sempre avviene. Stiamo parlando dei concorsi pubblici, ossia dell’unica barriera interposta tra le persone ed il coronamento del loro sogno in divisa.

Per entrare nelle forze armate, infatti, i candidati si sottopongono a delle prove che, pur avendo diverse similarità, presentano differenze sostanziali nella sostanza, in funzione dei gradi e dei corpi in cui si intende entrare. I concorsi pubblici servono ad accertare l’idoneità dei candidati ad indossare l’uniforme. In questa guida, vogliamo fornirvi tutte le informazioni necessarie per non arrivare impreparati al concorso forze armate, rischiando di metterne a repentaglio la buona riuscita.

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Entrare nelle forze armate come volontari in ferma prefissata

Questa tipologia di concorso è valida sia per l’esercito che per marina ed aeronautica. Nel primo caso, ci si riferisce ai VFP1, disponibili per vari corpi delle forze amate. Questa figura nasce nel 2004, a seguito della sospensione del servizio di leva obbligatorio. Il bando relativo viene pubblicato tra maggio e giugno nell’esercito, luglio e agosto per la marina e ottobre/novembre per l’aeronautica. Quando si effettua la fase di valutazione nel reclutamento con questa forma di concorso, si osservano i titoli di merito, prima di verificare i requisiti di idoneità psico-fisica e attitudinale del candidato con dei test appositi.

Dopo la ferma di un anno, è possibile accedere al concorso militare per VFP4, al cui termine, in caso di successo, il candidato entra nell’esercito col ruolo di caporale, di comune di prima classe per quanto riguarda la marina e in qualità di aviere scelto nell’aeronautica. Ai volontari in ferma prefissata per quattro anni sono, inoltre, riservate delle quote nei concorsi della polizia di stato, dell’arma dei carabinieri, della guardia di finanza, della penitenziaria e dei vigili del fuoco.

Una soluzione alternativa per entrare nell’arma è fornita dalle accademie. Trattasi, in vero, di un’opzione molto ambita, poiché aperta ad ogni cittadino italiano in possesso di diploma o in procinto di conseguirlo entro la fine dell’anno scolastico con età compresa tra i 17 e i 22 anni non compiuti. Una volta entrati in accademia, gli arruolati seguono un percorso di studi retribuito che dura cinque anni, al termine dei quali conseguiranno un titolo magistrale e otterranno il grado di ufficiale.

Concorsi forze dell’ordine: cosa sapere

Al di là delle opzioni citate, è possibile scegliere i corpi della polizia di stato, della guardia di finanza e della penitenziaria. Nel primo caso, è possibile concorrere per un posto da allievo agente ogni anno, affrontando una prova scritta, delle prove fisiche e dei test psico-attitudinali, oltre ad una valutazione dei titoli di servizio. Per i concorsi da viceispettori, invece, si fanno prove preliminari, una scritta e accertamenti psico-fisici, oltre ad una prova orale. In finanza e penitenziaria l’iter è lo stesso. Occorre, in ogni caso, prepararsi in maniera adeguata, in modo da affrontare il concorso con la giusta preparazione.