Lavorare nel mondo dell’estetica e della cura del corpo è il sogno di molte persone. La passione per l’hair style e il mondo del capello può diventare una vera e propria vocazione, portando ad interi progetti imprenditoriali dall’elevato potenziale. Insomma, aprire un salone da parrucchiere è un sogno abbastanza comune e, di sicuro, non propriamente irraggiungibile. Data la natura realistica di quest’ambizione, dopo un ammontare adeguato di gavetta si può cominciare a pensare a questa tipologia di investimento in maniera pratica, senza trascurare, però, tutti gli aspetti cruciali che un’attività del genere richiede.
Per aprire un salone da parrucchiere, in effetti, bisogna essere determinati e realisti, avere uno spiccato spirito imprenditoriale e prendersi cura di ogni accorgimento di cui un’attività del genere necessita. Insomma, gestire un esercizio commerciale non è un’impresa da tutti, ma in ogni caso è possibile farlo con un po’ di compromessi ed una completa dedizione. L’apertura di un salone di hair style richiede, oltre alla burocrazia necessaria, tutta una serie di strumenti utili a portare avanti l’attività. Si tratta dell’equipaggiamento utile per svolgere la professione, ma anche di tutto ciò che serve per accogliere i clienti.
In questa guida, vogliamo darvi qualche utile dritta al riguardo, presentandovi tutti gli elementi indispensabili per fare della propria passione una professione, aprendo un salone di parrucchieri, dalla burocrazia agli strumenti che rendono questo tipo di esercizio commerciale una delle principali fonti di guadagno all’interno del settore di riferimento.
Contenuto dell'articolo
Aprire un salone parrucchiere, tutto ciò che c’è da sapere sulla burocrazia
Non ci vogliono soltanto passione e ottimismo nei confronti del futuro. Aprire un esercizio commerciale in Italia richiede una serie di documenti specifici e generali. Nel primo caso ci stiamo, ad esempio, riferendo al diploma di parrucchiere, ossia la qualifica professionale di acconciatore. Tutte le info utili riguardo il titolo vanno ricercate nella Legge n. 174 del 2005, in cui si aggiungono le leggi regionali che specificano l’intero iter di ottenimento dell’attestato.
Qualifica professionale a parte, chi apre un salone parrucchiere necessita di partita IVA e Codice Fiscale associati all’attività stessa e la licenza, messa a disposizione dal Comune o ceduta da un parrucchiere che chiude la sua attività. I parrucchieri devono, inoltre, tener conto della SCIA, ossia la Segnalazione Certificata Inizio/Modifica Attività. Quest’attestato si presenta in Camera di Commercio e dei permessi ASL che variano da comune a comune.
Gli strumenti necessari
Una volta ottenuti tutti i permessi e trovato il negozio in cui dare inizio al proprio sogno, bisognerà investire in esso. Questo vuol dire fornire l’attività di tutta la strumentazione necessaria. Stiamo parlando di forbici, rasoi elettrici e non, sedie apposite, sistemi per il lavaggio dei capelli, complementi d’arredo utili ad accogliere i clienti, lavandini e mantelline. Il consiglio resta sempre quello di rivolgersi a realtà esperte di settore, per assicurare ai propri clienti prodotti di qualità con cui coccolarvi. Vi segnaliamo, quindi, i prodotti di AI23 Divise Professionali, per le mantelle e per tutto ciò che riguarda il vestiario del parrucchiere.
Strutturare il lavoro, come organizzarsi
Come qualsiasi altra iniziativa d’impresa, anche il parrucchiere, oggi, deve attrezzarsi e aguzzare l’ingegno per essere competitivo sul mercato. Questo significa organizzare accuratamente un business plan e, soprattutto, fare tutto in via preventiva, calcolando l’investimento iniziale ed il budget a disposizione e pensando in che modo poter creare un’attività unica e competitiva. In questi parametri, bisogna considerare anche la scelta della location, le fasce di prezzo da stabilire e le strategie pubblicitarie con le quali farsi conoscere, potenzialmente, anche oltre le zone limitrofe e adiacenti al proprio salone.