Perché fare un lascito testamentario è importante

By | 26 Giugno 2024

Probabilmente uno degli istituti giuridici più importanti nel nostro ordinamento giuridico è il testamento. Grazie ad esso, infatti, una persona può disporre di tutto il suo patrimonio, o di una parte di esso, per il tempo in cui avrà cessato di vivere.

Ciò vuol dire, in parole povere, che attraverso la redazione de testamento, una persona può scegliere quando è ancora in vita a chi dare i propri beni e in che misura, fermo restando i limiti previsti dalla legge in favore dei legittimari. La legge, infatti, prevede che determinati soggetti, ovvero il coniuge, i figli oppure, in mancanza di questi, gli ascendenti, debbano ricevere necessariamente una quota del patrimonio del de cuius.

Nemmeno se quest’ultimo volesse potrebbe non riconoscere ai legittimari ciò che gli spetta per legge. Tuttavia, è pienamente libero di disporre come crede della quota di riserva del proprio patrimonio (ovvero di quella quota che è in eccesso rispetto alle quote di riserva dei legittimari). Il testatore può, ad esempio, prevedere all’interno del proprio testamento un lascito, ovvero, una disposizione patrimoniale in favore di una organizzazione benefica oppure un ente non profit dopo la propria morte.

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Cos’è è un lascito testamentario?

Quando si parla di lasciti testamentari si fa riferimento, in poche parole, a delle disposizioni patrimoniali (generalmente si tratta di legati) in favore di una organizzazione benefica oppure di un ente no profit.

Generalmente con il lascito testamentario si lascia a tali soggetti una determinata somma di denaro. Tuttavia, ciò non vuol dire che il testatore non possa lasciargli anche qualcosa di diverso, come ad esempio un bene mobile oppure immobile. Nel secondo caso, ad esempio, se il testatore è il proprietario può lasciarlo a un ente no profit affinché questi lo utilizzi per perseguire al meglio i propri fini, magari costruendo una nuova sede oppure un deposito ecc.

Per fare un lascito è necessario ovviamente scrivere un testamento. Questo, infatti, deve essere collocato proprio all’interno di un testamento pubblico, olografo oppure segreto a seconda della volontà del testatore.

Perché fare un lascito testamentario?

Ci sono diverse ragioni per le quali si potrebbe fare un lascito testamentario a un ente no profit, ad esempio:

  • Evitare conflitti tra eredi: un testamento chiaro e dettagliato può prevenire dispute tra gli eredi riguardo alla distribuzione dei beni, riducendo il rischio di contenziosi legali e garantendo un processo di successione più tranquillo;
  • Sostenere cause importanti: fare un lascito testamentario permette di esprimere il proprio impegno verso cause benefiche e organizzazioni no profit, aiutando persone bisognose in modo concreto anche dopo la propria morte;
  • Promuovere i propri valori: devolvere parte del proprio patrimonio a un ente benefico consente di promuovere valori importanti, come la solidarietà e la carità, e di tramandarli anche ad altri;
  • Assicurare il rispetto delle proprie volontà: fare un lascito testamentario permette di garantire che le proprie volontà siano rispettate dopo la morte, assicurando che i beni siano distribuiti secondo le indicazioni contenute nel testamento.

A chi destinare un lascito testamentario?

Ci sono diversi enti benefici ai quali è possibile destinare un lascito. È fondamentale, però, sceglierlo con attenzione. Questo significa informarsi sulle attività svolte nel tempo dall’organizzazione e sulla loro efficacia.

Inoltre, è importante verificare come l’ente gestisce le donazioni ricevute attraverso un’analisi approfondita del bilancio aziendale, e i risultati ottenuti. Anche consultare rapporti annuali, parlare con rappresentanti dell’ente e valutare la trasparenza e la gestione finanziaria possono aiutare a prendere una decisione informata e responsabile.

Così facendo è possibile assicurarsi che il lascito possa essere impiegato in modo efficiente per supportare delle cause importanti che si hanno a cuore.