Un business model non influenzato dalle variabili macroeconomiche, le conferme di assoluta solidità finanziaria che periodicamente arrivano dalle Autorità di Vigilanza, gli obiettivi relativi anche ad acquisizioni mirate ad entità medio-piccole, gli investimenti alternativi: è la ricetta di Alberto Nagel che porta a margini di crescita decisamente importanti per Mediobanca, ritenuta da molti, e a ragione, una delle poche “oasi” presenti nel complicato panorama creditizio italiano.
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Alberto Nagel prevede una crescita di Mediobanca anche nei prossimi trimestri
L’a.d. dell’istituto di Piazzetta Cuccia è intervenuto di recente su Bloomberg TV ed ha toccato diversi argomenti, tutti comunque con una costante: l’affidabilità e la crescita di Mediobanca.
Si è cominciato, tanto per restare ancorati ai numeri, alle prospettive dei prossimi mesi: “La crescita è prevista anche in vista dei prossimi trimestri”, sottolinea Alberto Nagel che dà subito una spiegazione a questo trend positivo che dura ormai da diverso tempo. Per l’a.d. “il merito è del nostro business model, slegato dalle variabili macroeconomiche che troppo spesso condizionano il nostro settore. Restiamo una banca d’investimento specializzata e questo porta vantaggi importanti a lungo termine”.
Una scelta che, aggiungiamo noi, è ancora più vincente in un contesto così complicato come quello degli ultimi anni (e mesi) in Italia.
Mediobanca resta solidissima per le Autorità di Vigilanza
Restando sempre su dati concreti, è importante sottolineare diverse “certificazioni” che arrivano dalle Autorità di Vigilanza, a conferma della solidità della banca milanese. Tanto per fare un esempio, è utile sottolineare come Mediobanca abbia un’esposizione minima ai titoli di Stato, un dettaglio che si incastra alla perfezione nell’idea di un business model slegato dagli eventi macroeconomici e che, in particolare, mette al riparo da eventuali rialzi improvvisi dello spread. Uno scenario che si è concretizzato di recente (si è superata quota 300 nel differenziale del rendimento dei nostri Btp e del Bund decennale della Germania) ma che non ha avuto effetti significativi presso Piazzetta Cuccia.
Il tutto senza dimenticare il rispetto totale della normativa Srep, col Cet1 ratio ben al di sopra dei parametri richiesti.
Alberto Nagel e la crescita organica di Mediobanca
Nagel non nasconde di certo la sua soddisfazione e lancia previsioni ottimistiche per il futuro a lungo termine dell’Istituto di Credito: “Diverse banche devono fare i conti col rispetto dei requisiti di capitale, noi in questo senso siamo favoriti. La crescita organica che prevediamo comprende poi una brand reputation che, anche in questo caso, ha un trend positivo”.
Quando viene incalzato su eventuali acquisizioni in futuro, Alberto Nagel non si tira di certo indietro: “Restiamo vigili, dovessero presentarsi operazioni potenzialmente di qualità saremmo interessati. Ricordando che ci muoveremo sempre in ambiti medio-piccoli, non siamo interessati ad accordi di grandi dimensioni. Questi, poi, non sono obiettivi a breve termine: oggi puntiamo su distribuzione e investimenti alternativi, sia in Italia che all’estero. Il tutto potenziando la nostra struttura con l’acquisizione di nuovi banker di qualità che ci aiuteranno a far crescere ulteriormente la nostra quota di mercato”.
Una ricetta, insomma, che fino ad oggi ha funzionato alla perfezione e che Mediobanca auspica che possa mantenere salda e costante la sua crescita organica anche nei prossimi mesi.