Le Caldaie a gas sono la soluzione migliore per ottenere il riscaldamento dell’acqua. In alternativa a queste, infatti, ci sono gli scaldabagno elettrici i quali, però, consumano parecchia corrente e pesano sulla bolletta.
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Gli scaldabagno elettrici
Tutti conosciamo gli scaldabagno elettrici, apparecchi di forma generalmente a cilindro con diverse capacità che riscaldano l’acqua per l’uso domestico e igienico.
Questi apparecchi sono dotati al loro interno di una resistenza a doppio isolamento, quindi senza alcuna possibilità di dispersione di corrente nell’acqua, la quale, attraversata da corrente elettrica, appunto, si riscalda e trasferisce il calore all’acqua contenuta all’interno dello scaldabagno.
Un termostato consente l’accensione dello scaldabagno fino al raggiungimento della temperatura impostata in modo da evitare che l’acqua superi una soglia termica pericolosa.
Il sistema, quindi è del tipo “ad accumulo” ovvero l’acqua riscaldata viene mantenuta calda all’interno dello scaldabagno pronta per essere utilizzata quando serve ma restando inutilizzata gradualmente perde il calore, sprecando in questo modo energia.
Tipi di caldaie a gas
possiamo suddividere la caldaie a gas in tre tipi fondamentali:
- Caldaie istantanee comuni
- Caldaie combinate
- Caldaie a condensazione
Le caldaie a gas, in generale, funzionano attraverso la combustione del gas metano che produce calore. Nella combustione si generano sempre dei fumi e in questi si trova sempre una quantità di monossido di carbonio, il gas letale, inodore, che ogni anno provoca diverse vittime che nemmeno si accorgono nel sonno di perdere la vita.
Soprattutto per questo, oltre che per evitare l’inalazione di8 altre sostanze tra cui anche la CO2, le caldaie devono sempre espellere i loro fumi attraverso una canna fumaria efficiente.
In ogni caso la combustione deve essere sempre al massimo dell’efficienza, per ridurre il consumo di energia e per portare al minimo l’emissione di fumi e sostanza dannose per l’ambiente.
Le Caldaie istantanee
Queste caldaie sono costituite da una serpentina all’interno da dove scorre l’acqua da riscaldare e da un bruciatore che, bruciando il metano riscaldano pressoché istantaneamente l’acqua che arriva al rubinetto dell’acqua calda.
L’accensione della caldaia avviene solo quando un particolare sensore “legge”l’apertura del rubinetto riscaldando l’acqua solo al momento in cui serve mentre un termostato regola la temperatura dell’acqua, tra i 60 e i 75 gradi, secondo il desiderio.
Chiaramente generare l’acqua calda solo quando serve rappresenta un notevole risparmio di energia rispetto all’accumulo.
Il rendimento di questo genere di caldaia arriva al massimo all’80% dell’energia consumata, quindi un 20% viene perso, soprattutto attraverso i fumi caldi dispersi nell’ambiente esterno.
Le Caldaie combinate
Il principio di funzionamento è identico ma il bruciatore è sdoppiato, provvedendo anche la riscaldamento dell’acqua per il circuito di riscaldamento della casa in modo indipendente rispetto alla produzione di acqua calda.
Le caldaie a condensazione
Nelle caldaie a condensazione il meccanismo di riscaldamento dell’acqua è identico agli altri modelli ma un sistema specifico permette di recuperare il calore dei fumi che viene usato per il preriscaldamento dell’acqua, riducendo il consumo di gas.
Nei fumi è contenuto parecchio vapore acqueo che, nell’estrazione del calore, viene condensato e eliminato attraverso il comune scarico delle acque.
Questo sistema richiede una piccola modifica del sistema di scarico dei fumi, della canna fumaria ma solo con l’aggiunta di un tubo che non ostacola l’eliminazione dei fumi stessi.
Il rendimento di questo tipo di caldaia è nettamente superiore, arrivando anche al 98%, quindi con una perdita passiva di energia solo del 2%.
L’installazione di questo tipo di caldaia costituisce efficentamento energetico e fruisce per questo dei benefici fiscali previsti dalla legge.