Tantissime persone che hanno dei pollai sanno perfettamente come ci siano degli apparecchi tecnologici molto utili per rendere più efficiente il processo di incubazione e schiusa delle uova. Stiamo facendo riferimento, per chi non l’avesse capito, alle incubatrici automatici per uova, che rivestono proprio un ruolo fondamentale in tal senso.
Si tratta di apparecchi che mirano all’automatizzazione e alla semplificazione di tale processo, che viene svolto naturalmente dalla medesima gallina. L’intero ciclo di incubazione e di schiusa presenta una durata che si aggira intorno a 21 giorni per quanto riguarda le uova di galline. C’è da dire che tale durata si riferisce a 18 giorni per l’incubazione, mentre per la schiusa ci vogliono di solito altri due oppure tre giorni. In commercio ci sono numerosi modelli di incubatrici, ma la qualità dei prodotti che si possono trovare su www.ilverdemondo.it è senz’altro molto alta.
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A cosa serve l’incubatrice
Questo apparecchio ha lo scopo di garantire una vera e propria riproduzione dell’ambiente che in natura viene invece creato da parte della gallina. In questo modo, assicura che le uova abbiano tutte la temperatura corretta, ma non solo. infatti, tiene sotto controllo anche tutti quei valori che si riferiscono all’umidità, così come alla ventilazione, in maniera tale che possa essere assicurata una crescita impeccabile e una schiusa altrettanto corretta.
Quali sono i fattori da considerare in fase di scelta
Sono ben cinque i fattori che devono essere presi in considerazione nel momento in cui si ha la necessità di comprare un simile apparecchio. Si tratta, in primo luogo, del fatto che l’incubatrice sia dotata o meno della funzionalità legata alla schiusa. In seconda battuta, è fondamentale valutare la capacità di incubazione, che viene espressa in termini di quantitativo massimo di uova per ciascuna tipologia di animale.
Tra gli altri fattori da considerare troviamo la capacità isolante dell’incubatrice, la tipologia di apparecchio che deve svolgere il controllo, se analogico oppure se digitale. Da non dimenticare anche il sistema usato per l’umidificazione, che può avere natura manuale oppure operare in via del tutto automatica, senza dimenticare il fatto che sia integrato anche un sistema automatico di rotazione delle uova.
L’integrazione con un sistema di schiusa delle uova
Il fatto di avere o meno un sistema di schiusa delle uova fa ovviamente una bella differenza. Buona parte delle incubatrici che si trovano attualmente sul mercato si caratterizza per essere sviluppata con un apposito sistema di schiusa. Nel corso di quest’ultimo periodo, la cui durata si aggira intorno a 2-3 giorni, le uova non hanno bisogno di essere rovesciate e la percentuale di umidità deve subire un incremento di tutto rispetto.
Optando per l’acquisto di un’incubatrice dotata di una vaschetta di schiusa integrata, tutto ciò che bisogna fare è apportare delle modifiche alle condizioni a livello non solo di temperatura, ma anche di umidità all’interno dell’apparecchio. Solo gestendo questi dati si potrà realizzare un ambiente ideale per consentire una schiusa delle uova corretta.
Occhio alla capacità di incubazione
Un altro aspetto da valutare a fondo, come dicevamo in precedenza, è la capacità di incubazione delle uova, che può differire notevolmente tra i vari modelli presenti in commercio. Ciascun allevatore, di conseguenza, può acquistare il modello più adeguato in base alle proprie esigenze, in modo particolare in relazione al proprio volume di attività.
Di conseguenza, è chiaro che la scelta del livello di capacità dell’incubatrice è strettamente legata al quantitativo, ma anche alla tipologia di uova che si ha intenzione di produrre su media annuale. Per chi ha bisogno di un’incubatrice per un impiego non professionale, ecco che le incubatrici con una capacità che va da un minimo di 12 fino a un massimo di 24 uova vanno più che bene.