Lo smartworking ha cambiato radicalmente la vita di tante persone. Fino all’inizio del 2020, la maggior parte di chi oggi lavora da casa non lo aveva mai fatto prima in maniera continuativa.
Questo cambiamento ha portato ad avere a che fare con la necessità di adattare gli spazi domestici alla nuova quotidianità. Farlo significa, per forza di cose, valutare l’acquisto di una sedia ergonomica.
Se sei qui, significa che hai sentito parlare spesso di sedie ergonomiche ma che non sai da dove cominciare per quanto riguarda la sua scelta. Nessun problema! Nelle prossime righe di questo articolo, abbiamo raccolto alcuni consigli utili al proposito.
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Cosa sapere sul concetto di ergonomia
Per capire come scegliere la sedia da ufficio, è doveroso soffermarsi sul concetto di ergonomia. Ricordiamo innanzitutto che con questo termine si inquadra una disciplina scientifica che si occupa delle problematiche relative al lavoro umano in rapporto sia alla progettazione delle macchine, sia agli ambienti di lavoro.
Lo scopo finale è quello di fornire a ogni singolo lavoratore soluzioni adatte alle proprie esigenze psicofisiche.
Come deve essere una sedia ergonomica
Alla luce di ciò, possiamo entrare nel vivo delle peculiarità di una sedia ergonomica perfetta. Fondamentale è ricordare che i braccioli devono avere caratteristiche tali da consentire alle spalle di rilassarsi. Sempre in merito alle peculiarità dei braccioli, è bene considerare il fatto che quelli di una sedia per lo smartworking perfetta, da utilizzare quindi per parecchie ore durante la giornata, devono consentire ai gomiti di mantenersi il più vicini possibile al corpo.
Dopo aver parlato dei braccioli, è essenziali soffermarsi sull’altezza, che deve essere regolabile sia per quanto riguarda lo schienale, sia per quel che concerne la seduta. Abbiamo appena nominato lo schienale ed è essenziale soffermarsi sulle sue caratteristiche. La prima cosa da ricordare è che non deve essere troppo basso. Per quale motivo? Perché il suo scopo è quello di sostenere tutta la schiena, con particolare attenzione per la zona lombare.
Come devono essere posizionati i piedi mentre ci si trova seduti sulla sedia da ufficio ideale? Devono essere poggiati al pavimento. Quando si parla di smartworking, è necessario ricordare che il fatto di passare la maggior parte della giornata fermi davanti a uno schermo può non essere il massimo per chi ha problemi di circolazione, come per esempio l’insufficienza venosa. In tali frangenti, per evitare fastidiosi gonfiori, è opportuno valutare, di concerto con il proprio medico di fiducia, l’utilizzo di un poggia piedi.
Altri consigli
Si potrebbe andare avanti ancora molto a parlare dei consigli per scegliere una sedia da smartworking perfetta (la buona notizia è che ne esistono di bellissime, adatte a diversi stili di arredamento).
Quando si valuta la scelta della più adatta alle proprie esigenze, è bene valutare la possibilità, da seduti, di accedere agevolmente ai comandi di regolazione. Un altro aspetto da ricordare riguarda la facilità di rotazione a 360°, processo che deve avvenire senza alcun tipo di sforzo.
Fino ad ora, non abbiamo ancora parlato della profondità del sedile, che deve possibilmente essere regolabile. In alcuni frangenti, si possono trovare in commercio anche sedie con il sedile fisso ma caratterizzate da uno schienale che si può muovere avanti e indietro.
Concludiamo rammentando l’importanza di fare attenzione anche ai materiali con cui la sedia è realizzata, che devono essere sì di qualità, ma anche facile da pulire. Per quanto riguarda la base, tra le soluzioni migliori rientrano i materiali plastici e il metallo.
Da citare infine è l’importanza di scegliere la sedia facendo attenzione al peso di chi la utilizzerà, orientandosi verso prodotti con una garanzia minima pari a due anni.